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Ecco arrivato il giorno in cui sveliamo il tema della stagione 2019-2020.

Pronti? Il tema della quinta edizione della stagione di musica, teatro e spettacoli per bambini in Fucina Culturale Machiavelli è Fame.

Perché fame?

Per prima cosa, non puoi essere un artista se non hai un po’ di fame. D’altronde, lo sappiamo, con la cultura non si mangia, quindi se di cultura vuoi campare, un po’ affamato lo sei per forza.

Ok, scherziamo. Non è di questa fame che stiamo parlando. Anche perché, artisti o meno, precari sognatori o volitivi imprenditori, viviamo nella parte del mondo in cui la fame, nel senso letterale del termine, non sappiamo cosa sia. Anzi, il rischio che più ci appartiene è quello di sentirci troppo spesso sazi, immersi in una società in cui anche la cultura diventa merce e, come per il cibo, siamo tentati di darci al consumo bulimico di junk culture (la cultura spazzatura), che riempie il nostro tempo mentre il nostro cervello langue d’inedia perché non gli  arriva mai un vero nutrimento.

Fame è anzi un modo autoironico per fare il verso al solito triste ritornello del “con la cultura non si mangia” contro cui combattiamo ogni giorno da anni. Il lavoro di Fucina, impresa culturale no profit al suo quinto anno di attività, è proprio indirizzato alla creazione di reddito per giovani professionisti dello spettacolo, e alla valorizzazione della cultura in sé e di ogni sua manifestazione, in particolare nello spettacolo dal vivo, come forma di nutrimento sostanziale per l’essere umano, il cittadino e la comunità sociale.

Stiamo parlando di fame di cultura, quindi, in un momento storico in cui le statistiche coniano il termine digiuno culturale. La nostra risposta è che chi vive nel digiuno culturale non lo faccia per reale mancanza di interesse, ma perché, appunto, non sa di avere fame. Se qualcuno riuscisse a stuzzicare il suo appetito con prodotti culturali sfiziosi e di qualità, il suo stomaco e la sua mente si aprirebbero subito, e la curiosità di provare nuovi gusti crescerebbe. La risposta della città in questi primi quattro anni di attività lo conferma: Verona ha fame. Di cultura, di teatro, di musica, di magia. Solo, forse non sapeva di averla.

Ci vuole, è vero, un cambiamento di mentalità, ma noi crediamo che sia possibile: un movimento dal basso, grazie al coinvolgimento attivo di cittadini, spettatori che vogliono sentirsi parte della vita culturale della propria città fino a diventare addirittura parte della direzione artistica, un movimento necessario anche dall’alto, attraverso politiche attive di sostegno da parte di enti pubblici e privati, che già si impegnano in questo, sia da parte del tessuto imprenditoriale legato al nostro territorio.

E’ ora quindi di ringraziare chi rende possibile questa nuova stagione: Fondazione Cariverona, Fondazione Zanotto e Fondazione Cattolica per il loro sostegno, le aziende Mediolanum, Naturasì, Parco Natura Viva, Agsm, Pilates Più, Saba Parcheggi per la loro sensibilità, ai media partner Carnet Verona, Pantheon, Box Office. Ringraziamo inoltre le realtà teatrali e culturali che con noi si mettono ai fornelli e cucinano ricette ambiziose, pescando dalla tradizione ma lasciando libero campo anche al proprio istinto e alla sperimentazione: Are We Human, Caesura Teatro, Teatro Stabile, Teatro Scientifico, le reti teatrali Connessioni – Rete veneta per la ricerca teatrale, Torino Fringe Festival.

Sara Meneghetti
Direttrice Artistica

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Teatro ex Centro Mazziano - Via Madonna del Terraglio 10, Verona