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Le produzioni musicali di Fucina Harmonica

La classica incontra il rock, il teatro, il pop, la danza, il folk, il jazz.

Le produzioni musicali di Fucina Harmonica hanno una doppia anima, da un lato verso la valorizzazione del patrimonio musicale italiano e non solo, portando sul palco i capolavori dei grandi Maestri della musica colta, dall’altro verso la contaminazione musicale con altri generi e linguaggi.

Sotto la direzione artistica di Stefano Soardo, nei nostri concerti la classica incontra il folk, il rock, il pop, sia tramite l’accostamento di brani lontani all’interno dello stesso programma, sia attraverso vere e proprie collisioni ospitando artisti e prassi esecutive contemporanee in opere del repertorio classico, sia commissionando nuove composizioni a giovani autori emergenti.

Che il diavolo ti pizzichi

FUCINA HARMONICA

fucina harmonica

Un viaggio musicale profondo inseguendo il morso dell’ispirazione, il pizzico della creatività che non dà pace all’artista finché l’ultima pennellata non è tracciata e l’ultima nota non è scritta.

«Montale diceva che l’ispirazione morde come una tarantola ed è in quei momenti che si scrive meglio “con gusto più perfetto”» spiega l’ideatore Stefano Soardo «ed è proprio sulle tracce della possessione creativa che vogliamo lanciarci, con brani scritti appositamente per noi, tra corde pizzicate e passione bruciante»

Due appunto i brani scritti proprio per questo concerto “Quattro miniature per chitarra e archi” di Marco Fasoli e “Danze per mandolino e orchestra” di Alessio Manega, due compositori veronesi di fama ormai nazionale, che entreranno in dialogo con il “Concerto per mandolino, archi e continuo” di Vivaldi e la Batàlia a 10 di Heinrich Ignaz Franz Biber.

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The death and the Iron Maiden

FUCINA HARMONICA 

The Death and the Iron Maiden è un concerto ideato da Stefano Soardo, che ne ha anche curato le trascrizioni insieme a Omar Sanchez: un percorso musicale inaspettato, che lega il Quartetto n. 14 D810 in Re minore di Franz Schubert, detto anche “La morte e la fanciulla” a trascrizioni per quartetto d’archi di brani hard rock.

Il Quartetto n. 14 di Schubert è forse il più famoso del compositore, ma anche suo personale testamento musicale. Nel secondo movimento esso riprende infatti il precedente Lied “Der Tod und das Mädchen”, ispirato ai versi del poeta Matthias Claudius, in cui il dialogo con la Morte, si fa tramite di una meditazione in cui l’Uomo è impotente di fronte al dispiegarsi del suo destino. Alle riflessioni di ascendenza romantica, si associano facilmente tematiche della musica hard rock, attuando di conseguenza un avvicinamento anche sul piano musicale.

Il risultato è un concerto rock dai risvolti inaspettati. Un esperimento che nasce dall’esigenza di riportare la multiforme natura della musica musica sotto lo stesso concetto di spinta creativa. Attraverso l’accostamento di stili diversi, si fa strada l’idea che la musica non perda la sua capacità di trascinare e di farsi espressione dell’animo umano, in qualsiasi modo la si esegua.

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Les Indes Galantes

FUCINA HARMONICA E CAMILLA MONGA

Il opéra-ballet barocca di Jean-Philippe Rameau reinterpretato dall’ensemble Fucina Harmonica e dall’affermata coreografa e danzatrice contemporanea Camilla Monga.

Les Indes Galantes è un’opera realizzata nel 1735 mentre Rameau è compositore di ruolo alla corte di Luigi XV, in cui si narrano vicende amorose ambientate nelle ‘Indie’ (tutti i paesi a Est e Ovest dell’Europa).

Il tema centrale è quindi l’esotico, visto dal punto di vista di un impero coloniale europeo, un tema oggi delicato. Questa versione di Fucina Harmonica è però un invito a recuperare ciò che di bello quest’opera trasmetteva: il fascino e la meraviglia dello scoprire mondi diversi ma altrettanto capaci di bellezza.

Per rendere giustizia a quest’opera, l’ensemble veronese ha lavorato con esperti di musica francese per approfondirne la storia, così da poter portare in scena con consapevolezza una versione della suite per orchestra da camera con strumentazione contemporanea e qualche licenza esotica.

La parte di danza è stata affidata alla danzatrice e coreografa Camilla Monga, che ha scelto di rivisitare questo balletto barocco arricchendolo con alcuni principi di composizione propri della danza contemporanea. La coreografia sviluppa azioni apparentemente isolate, ma in realtà strettamente connesse creando tableaux vivants, reazioni a catena e forme ibride tra partitura e movimento, azione e danza, in relazione allo sguardo e il sentire dello spettatore.

organico: 3 violini, 2 viole, violoncello, fagotto, contrabbasso, liuto e tiorba, violoncello, flauto, percussioni e 2 ballerine

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Bach’s Heritage

FUCINA HARMONICA E MASSIMO RACCANELLI

L’eredità di Bach è al centro di un concerto che vede Massimo Raccanelli nella doppia veste di violoncellista e direttore dell’ensemble Fucina Harmonica.

Eredità raccolta in primis dal figlio Carl Philipp Emanuel Bach, che appartiene ad una generazione di transizione tra Barocco e Classicismo, una generazione caratterizzata dallo stile passionale e intenso dello Sturm und Drang, precursore per certi versi del romanticismo. Del compositore tedesco ascolteremo la Sinfonia H 658 in SIb maggiore e il concerto per cello e orchestra in La maggiore n. 3, due opere emotive e passionali, dal punto di vista tecnico velocissime, quasi una tempesta di note.

Nella seconda parte del concerto avremo modo di ascoltare un’opera giovanile, la sinfonia n. 7 per archi in Re minore, che Felix Mendelssohn-Bartoldy scrive nel 1821-1822 quando ha appena 12 anni, ispirandosi per affinità geografiche e stilistiche alla scuola dei Bach. È già riconoscibile in nuce lo stile che caratterizzerà Mendelssohn, ma in queste fasi è prevalente il timbro impetuoso e passionale tipico della giovane età.

PROGRAMMA DEL CONCERTO:

C.P.E. Bach, Sinfonia H 658 in SIb maggiore
C.P.E.Bach, Concerto per cello e orchestra in La maggiore n. 3
Mendelssohn B., sinfonia n. 7 per archi in Re minore

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La buona novella

VIAGGIO ACUSTICO NEL CAPOLAVORO DI DE ANDRÉ

buona novella orchestra machiavelli

Con la riscrittura per ensemble cameristico e voce solista, Fucina Culturale Machiavelli si immette nel percorso già tracciato dallo stesso De Andrè che riporta la musica alle sue origini popolari riportando l’attenzione al canto e alle storie da raccontare, percorso interrotto con la morte di Liù e di Puccini. Tra i libretti da musicare il cantautore genovese sceglie proprio i vangeli apocrifi affrontandoli con una chiave di lettura sua e del suo tempo. La musica, di cantabilità struggente, è stata arricchita, negli arrangiamenti di Stefano Soardo, con i timbri caldi e colti degli strumenti classici, che accompagnano la voce di Mimmo de Tullio in questo viaggio tanto lontano nel tempo da essere quasi eterno.

organico: 2 violini, viola, violoncello, contrabbasso, chitarra, oboe, percussioni, voce solista

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That’s all folk!

The Aroostercrats meet Orchestra Machiavelli.

orchestra machiavelli and the aroostercrats

Lo scatenato duo folk porta il suo ritmo sulla scena insieme all’Orchestra Machiavelli per una serata all’insegna del folk americano.
Alle musiche della Appalachian Spring di A. Copland seguono i brani originali del duo. Una serata già replicata anche fuori dalle sale da concerto, consigliata a chi ha il ritmo nel sangue, perché fa venire voglia di saltare.

programma:
A. Copland, Appalachian Spring
The Aroostercrats, Original folk songs
organico: 2 violini, viola, violoncello, contrabbasso, pianoforte, clarinetto, flauto, fagotto, direttore & The Aroostercrats (Mark, voce e chitarra e Lukasz, violino)

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Suburbia Symphony

CLASSICAL MEETS THE ART OF BEATBOX

orchestra e beatbox

Suburbia Symphony è la produzione di contaminazione 2017-2018 dell’Orchestra Machiavelli. Un percorso sulla musica di strada, che parte dalla Musica per le vie di Madrid di L. Boccherini e culmina nella composizione di un concerto per Beatbox, violino solista e archi, scritto per l’Orchestra Machiavelli da Stefano Soardo. Protagonisti dell’ultima parte del percorso sulla città e le sue strade il giovane beatboxer NME (nome d’arte di Andrea Cimitan) e il violinista Lukasz Kurowski, per un brano che esplora le sonorità di una periferia in maniera del tutto inedita.

programma:
Musica Notturna delle Strade di Madrid di Luigi Boccherini
Quiet City di Aaron Copland
Adagio per Archi di Samuel Barber
Concerto per beatbox, violino e orchestra di Stefano Soardo
organico: orchestra d’archi, beatboxer, violino e violino elettrico solista

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VENEZIA- NEW ORLEANS aller/retour

Il virtuosismo barocco in chiave jazz

orchestra machiavelli jesse davis

Un rapporto misterioso lega la gente d’acqua alla musica. Musica di istinto, a stretto contatto con l’improvvisazione e il mood del momento. Musica umida, che non si scolla facilmente dalla pelle. Due città d’acqua e la loro musica, non a confronto ma in dialogo.

Jesse Davis, stella internazionale del Jazz, legge i capolavori del barocco veneziano con l’Orchestra Machiavelli. L’esperimento, assolutamente inedito, è quello di affidare al sassofono di Davis e alle sue dita magiche la parte del solista che i concerti barocchi prevedono. E lasciare che la musica fluttui e si inabissi tra un genere e l’altro, tra un oceano e l’altro, scartando qualsiasi definizione si ponga sul suo cammino.
Due città d’acqua e la loro musica, non a confronto ma in dialogo.

musiche di Albinoni, Marcello, Charlie Parker, Gershwin
organico: orchestra d’archi, Sax tenore, pianoforte e contrabbasso

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Eventi fuori dall’ordinario

Incontri che sconvolgono le carte in tavola.

The Stoltzman meet Orchestra Machiavelli

Settembre dell’Accademia 2017

Orchestra Machiavelli - Settembre dell'Accademia 2017 - Teatro Filarmonico Verona

Nella prestigiosa cornice del Settembre dell’Accademia, l’Orchestra Machiavelli con la direzione di Sergio Baietta si esibisce con due solisti di fama mondiale.
Vincitore di due Grammy Awards e riconosciuto come uno dei migliori clarinettisti al mondo, Richard Stoltzman, un grande Maestro, ha in comune con l’Orchestra Machiavelli l’interesse per l’esplorazione di diversi generi musicali e la contaminazione di stili. Con sua moglie, Mika Stoltzman, virtuosa della marimba, porta nelle sale da concerto di tutto il mondo il suo magnetismo e la sua innovativa visione musicale, mettendo in dialogo in particolare il jazz e la musica classica.

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programma:
Gershwin, Lullaby
Copland Aaron, Appalachian Spring (versione originale per 13 strumenti)
Corea Chick, Concerto n. 1 part 3 for marimba and orchestra
Copland Aaron, Concerto per clarinetto e orchestra
organico: orchestra sinfonica, clarinetto solista, marimba solista

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Orchestra of Doom

Orchestra Machiavelli feat Whitfield Crane

Orchestra machiavelli

Nel luglio 2016 l’Orchestra Machiavelli incontra la rock star, già leader degli Ugly Kid Joe, Whitfield Crane, in un evento epico.

Un incontro casuale tra il cantante americano e uno dei violinisti solisti dell’Orchestra Machiavelli, Lukas Kurowski, durante una jam session, è la scintilla che fa scattare l’idea: perché non far avvicinare i due mondi, dell’hard rock e della musica sinfonica, in un unico concerto? I direttori artistici dell’Orchestra Machiavelli ne sono subito entusiasti, il coinvolgimento del direttore d’orchestra veronese Andrea Battistoni, che si propone di scrivere gli arrangiamenti e coprodurre lo spettacolo, rende l’idea molto concreta.
In soli due mesi dal primo incontro, il concerto viene organizzato, la location scelta è il Teatro Ristori di Verona, l’organico comprende più di quaranta persone. A Whitfield Crane si uniscono tre solisti d’eccezione: i chitarristi Tim Mc Millan e Lee Richards, la batterista veronese Giuditta Cestari, oltre ovviamente al nostro Lukasz, cui spetta il compito di dar vita, col suo violino, ai soli di chitarra elettrica. Il 29 luglio, nonostante il caldo, il teatro è sold out. Il concerto resta nei cuori di molti come un evento irripetibile nella storia della città.

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Teatro ex Centro Mazziano - Via Madonna del Terraglio 10, Verona