Per la drammaturgia e la regia di Sara Meneghetti, tre storie vere e recenti di giornalisti, fotoreporter e attivisti per i diritti umani, morti per le storie scomode che hanno scelto di indagare, raccontare, mettere su un palcoscenico.
In occasione del Festival del Giornalismo di Verona, ospite per la prima volta in Fucina a marzo 2024, ripresentiamo la nostra produzione originale nata per il progetto Teatro Clandestino, che mette al centro le storie della fotoreporter iraniana-canadese Zahra detta “Ziba” Kazemi-Ahmadabadi, di Natal’ja Estemirova, amica intima e collaboratrice di Anna Politkovskaya, che come lei è stata uccisa forse proprio dallo stesso mandante, di Juliano Mer-Khamis, attore e formatore teatrale, nonché film-maker e attivista che ha dedicato la propria vita, fino all’ultimo, ai bambini del campo profughi di Jenin. Queste tre persone sono state uccise a causa del proprio lavoro negli ultimi quindici anni, e per nessuno di loro sono stati individuati i colpevoli. Parlano in prima persona, e le loro voci si alternano sulla scena insieme alle parole dell’ultimo lavoro cui Juliano Mer-Khamis stava lavorando sul palcoscenico nel suo “Freedom Theater”: la fattoria degli animali, di George Orwell.