Che si trovino male

5,0012,00 IVA inclusa

sabato 13 aprile ore 21
Teatro Fucina Culturale Machiavelli
via Madonna del Terraglio 10, Verona

di e con Giulia Angeloni 
musiche dal vivo Simone Arlorio
produzione I Franchi APS

Roma anni ’60. Lara Ledda è una giovane maestra appena arrivata dalla Sardegna che si ritrova ad insegnare in una classe di borgata. Nel villaggio di baracche, dove va a cercare le bambine che non si presentano in classe, Lara scopre un’umanità di immigrati, prostitute, travestiti. Lì conosce Esterina che ha undici anni e dice di avere un fratello sassofonista che nessuno ha mai visto, o Paola che ruba da quando aveva 8 anni, oppure Ortensia che ha una sorella zoppa e bellissima che canta nelle osterie e si dice faccia sparire la gente.

Con loro Lara si trova a sperimentare un nuovo modo di fare scuola in cui lo scambio e l’apprendimento sono reciproci, in cui ognuno impara a trovare le parole per dare forma al proprio pensiero e attraverso cui le alunne, dal sentirsi gli scarti di una scuola e di una società che le rifiuta, intraprendono un percorso verso la consapevolezza e la dignità.

BIGLIETTO SPECIALE 8€ PER TUTTI GLI INSEGNANTI!

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BIGLIETTI
12 € intero
10 € ridotto under 30 – over 70
8 € ridotto insegnanti & convenzioni (guarda la lista delle convenzioni)
5 € ridotto speciale under 18 e per gli iscritti ai corsi di teatro e musica di Fucina 23.24
gratuito per persone con disabilità (biglietto ridotto per l’accompagnatore)

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Descrizione

LO SPETTACOLO

La maestra Lara Ledda, appena arrivata a Roma dalla Sardegna, si ritrova ad insegnare nella “classe di semi-recupero” dove la scuola relega i bambini che considera irrecuperabili, figlie di immigrati e di abitanti delle baraccopoli, metà delle quali non vengono a lezione.

La segretaria cerca di dissuaderla ma la maestra è decisa, vuole abbinare un volto a questi nomi sul registro, a questi banchi vuoti: andrà nel villaggio di baracche a cercare le bambine. Qui scopre un’umanità di immigrati, prostitute, travestiti. Conosce Esterina che ha undici anni e dice di avere un fratello sassofonista di cui parla continuamente anche se nessuno le crede mai, e Paola che è da quando aveva otto anni che suo padre le ha insegnato a rubare, e Ortensia che ha una sorella zoppa e bellissima che canta nelle osterie e si dice faccia sparire la gente.

Forse i racconti delle bambine non sono veri ma certamente è vero il bisogno che le spinge a raccontarli. E quando la maestra riesce a prendere sul serio la loro immaginazione, è proprio lì che trova l’ispirazione per battere nuove strade. Si trova a sperimentare un nuovo modo di fare scuola in cui lo scambio e l’apprendimento sono reciproci e attraverso cui le bambine, dal sentirsi gli scarti di una scuola e di una società che le rifiuta, intraprendono un percorso verso la consapevolezza e la dignità.

Una storia di fantasia, nella quale riecheggiano storie verissime di maestri coraggiosi che hanno sperimentato modi diversi di insegnare, raccolti in due anni di indagine sul campo. Uno spettacolo che parla di educazione e quindi apre ad una riflessione su come vogliamo immaginare il futuro, perché qualsiasi proposta pedagogica porta con sé un’idea di cittadino futuro, quindi una visione del mondo.

Arricchiscono il flusso narrativo illustrazioni videoproiettate (di Kamilla Lucarelli) e musica dal vivo (Simone Arlorio), riprendendo e amplificando il gioco di immaginari suggerito dalla storia, per uno spettacolo davvero intenso.

LA NOSTRA OPINIONE

Questo spettacolo si inserisce all’interno del tema della nostra stagione “Pari e Dispari” perché parla della cultura e dell’istruzione come veri motori di cambiamento e giustizia sociale. La scuola è la prima occasione per tutti i cittadini di accedere alle stesse opportunità ed è questa la vera vocazione dell’insegnante: aprire ai propri studenti la porta di un futuro possibile. La storia della maestra Lara ricorda quella di Don Milani, e ci interroga su ciò che ancora oggi il sistema potrebbe fare per sostenere gli insegnanti nelle sfide che si trovano ad affrontare ogni giorno.

CREDITI

di e con Giulia Angeloni
regia Francesca Cassottana
musiche dal vivo Simone Arlorio
set e lighting design PLASMA
visual design Kamilla Lucarelli
costumi Alice Delfino

​produzione I Franchi APS
co-produzione  Tedacà
grazie a Teatro La Fenice di Arsoli e Proxima Res

Informazioni aggiuntive

tipo biglietto

intero, ridotto (under 30- over 70), ridotto convenzioni, ridotto speciale

Dettagli dell'evento

Data: Aprile 13, 2024

Ora di inizio: 21:00 CEST

Orario di fine: 22:00 CEST

Luogo: Fucina Culturale Machiavelli