Con soddisfazione, alla fine del 2024, l’associazione Fucina Culturale Machiavelli ha completato la trasformazione diventando Impresa Sociale.
Ma cosa significa questa metamorfosi da bruco a farfalla?
La trasformazione in impresa sociale è stata possibile grazie ad una crescita e ad un consolidamento graduale che ha accompagnato il nostro lavoro negli ultimi dieci anni ed è importante per diversi motivi:
- è riconosciuto l’impatto sociale di Fucina sul territorio: non solo centro culturale e di produzione artistica, ma anche centro di formazione e di progettualità di rete con altre realtà del settore cultura e sociale. Fucina crea opportunità per i più giovani, eroga borse di studio, genera occasioni di crescita e benessere anche all’interno di strutture di cura ed è stata definita “presidio culturale per la città di Verona”;
- è valorizzato il lavoro dei professionisti dello spettacolo: fin dai primissimi mesi di attività, tutti i lavoratori dello spettacolo (artisti e tecnici) coinvolti da Fucina sono stati regolarmente assunti e retribuiti. Nel 2019, Fucina ha potuto assumere la sua prima dipendente a tempo indeterminato, oggi sono tre. Da sempre, applichiamo le tutele del CCNL dei Teatri Stabili: pur essendo un teatro off, scegliamo di non scendere mai sotto ai minimi garantiti dal contratto nazionale del lavoro per la nostra categoria, anzi, come messo in evidenza nel nostro Bilancio Sociale, siamo ben oltre queste cifre;
- Fucina rimane non profit: sceglie di proseguire il proprio impegno per la creazione di lavoro e il rafforzamento della dignità professionale, ma al tempo stesso non ha come obiettivo il profitto, perciò non redistribuisce gli utili, che vengono reinvestiti in attività istituzionali;
- è ulteriore garanzia di serietà e stabilità verso i nostri partner e sostenitori, e di trasparenza nei confronti delle istituzioni pubbliche che collaborano con noi o ci affidano servizi nell’ambito dello spettacolo, dell’organizzazione e della formazione;
- monitora l’impatto sociale attraverso una continua analisi degli obiettivi, attraverso indicatori specifici: nel 2025 Fucina elabora il primo Bilancio Sociale, tramite il metodo del bene comune.
Qui il team di Fucina firma ufficialmente il nuovo statuto alla presenza del notaio:



Abbiamo quindi pubblicato il nostro primo Bilancio Sociale!
Il Bilancio Sociale, strutturato secondo le linee guida del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, contiene alcune delle informazioni fondanti che definiscono l’identità di Fucina e il nostro lavoro.
Nel bilancio troverete infatti una sezione introduttiva dedicata ai nostri valori, la mission e la vision che ci animano, e la nostra evoluzione e le attività statutarie.
Segue poi una sezione sulle persone di Fucina: partiamo dai soci e facciamo una mappatura degli stakeholders, ovvero le persone o gli enti privati e pubblici che hanno un interesse o un’influenza nelle attività della realtà.
Segue poi la sezione dedicata alle persone che lavorano in Fucina: i dipendenti, i lavoratori a tempo determinato o intermittente, i collaboratori autonomi occasionali, evidenziandone il numero, il trattamento retributivo e le tutele che mettiamo in campo per garantire il miglior ambiente di lavoro possibile.
Nel Bilancio Sociale parliamo di obiettivi raggiunti (nel 2024) e prefissati, dei bisogni delle persone a cui cerchiamo di rispondere e delle attività realizzate per farlo, dei miglioramenti auspicabili e delle loro intersezioni con gli obiettivi dell’Agenda 2030 (moltissime).
Non mancano poi i dati veri e propri di bilancio e numerici, nella totale trasparenza di ente finanziato dal Ministero della Cultura, un accenno al progetto di ristrutturazione del teatro, iniziato nel 2024 e realizzato pienamente nel 2025.
Insomma, un lavoraccio, ma che siamo contenti di condividere con voi.

FAQ
Ci ritagliamo qui una sezione per rispondere alle domande che ci vengono fatte più spesso su questo argomento:
Scrivici se sei incuriosita/o e vuoi approfondire!
Ma quindi, che forma giuridica avete?
La nostra forma giuridica, quella che compare sulla visura camerale, per intenderci, è “associazione impresa”. Si tratta di una nuova forma ibrida, nata nel 2024, che ci permette di essere iscritti alla Camera di Commercio sia in una sezione speciale del R.U.N.T.S., il Registro Unico degli Enti del Terzo Settore.
Non siete più start up culturale?
L’impresa culturale è proprio l’evoluzione della start up culturale che siamo stati. Si definisce start up di solito un’impresa nei primi 5 anni che ha particolari caratteristiche di innovazione, scalabilità, temporaneità e replicabilità. La nostra era però una start up culturale: non avevamo interesse in una repentina crescita seguita da una milionaria exit, ma per la costruzione di una realtà che potesse durare nel tempo e diventare punto di riferimento per il territorio.
Superata la soglia dei primi cinque anni, Fucina non ha più usato il termine start up culturale e si è avviata a diventare impresa.
Che differenza c'è tra teatro stabile e teatro off o indipendente?
La differenza principale è che il Teatro Stabile è un ente pubblico, o con una importante partecipazione pubblica, di gestione e produzione teatrale, mentre il Teatro Off (o teatro indipendente) è un’attività più libera e sperimentale, spesso di piccole dimensioni e priva di un legame istituzionale o di finanziamento stabile.
Che differenza c'è tra amatoriali e professionisti?
Amatore è chi si occupa di teatro, musica o arte nel proprio tempo libero. Professionista è chi – solitamente avendo studiato e ottenuto un Diploma di Alta Formazione Artistica nel proprio campo – con il teatro, la musica, l’arte, ci vive (o prova a viverci). Può essere primo o secondo lavoro, affiancato ad altri, ma deve essere lavoro (ca va sans dire, in regola). Il discrimine tra una realtà amatoriale e una professionista quindi è definito da alcuni criteri precisi: la messa in regola dei lavoratori, la regolare assunzione, la pratica dell’agibilità, il versamento dei contributi ex Enpals.
È comune ad entrambi i mondi invece l’amore profondo per ciò che si fa.
Fucina è riconosciuta dal Ministero della Cultura?
Sì. Dal 2021 Fucina è riconosciuta dal Ministero della Cultura e sostenuta tramite fondi FNSV (Fondo Nazionale Spettacolo dal Vivo ex FUS) per la propria attività musicale, ovvero la programmazione di Fucina Harmonica, Quartetto Maffei, Duo Baraldi, e per le produzioni musicali di divulgazione per bambini.
Fucina non riceve fondi pubblici per l’attività di gestione del teatro di via Madonna del Terraglio o per la propria attività di produzione e ospitalità teatrale.
Non profit significa che i vostri spettacoli sono gratuiti?
No. Essere non profit significa non redistribuire gli utili. Non impedisce di emettere fatture o di esercitare attività commerciale, purché sia percentualmente inferiore all’attività istituzionale. Per accedere ai nostri eventi, acquisterete biglietti fiscali, con aliquota iva al 10%. Oltre all’attività di spettacolo, Fucina offre servizi di formazione, organizzazione, affitto del teatro e sponsorizzazione alle aziende del territorio che desiderano sostenerci.
Rappresento un'azienda e voglio sostenervi. Come posso fare?
Grazie! Ci sono molti modi per sostenere la nostra attività! Puoi adottare un piccolo musicista, uno spettacolo o un’intera stagione.
Puoi anche accedere al contributo Art Bonus, commissionarci di servizi di formazione con i nostri docenti di teatro d’impresa o public speaking oppure organizzare eventi nel nostro teatro. Contattaci e troveremo il progetto che fa per te!
A prestissimo per la prossima stagione!