Kohlhaas di e con Marco Baliani

8,0012,00 IVA inclusa

26 marzo ore 21.00
Teatro Fucina Culturale Machiavelli
Verona

di Marco Baliani e Remo Rostagno
dal racconto “Michele Kohlhaas” di H. von Kleist
con Marco Baliani
regia Maria Maglietta
produzione Trickster Teatro

Torna finalmente a Verona Marco Baliani, tra i più importanti attori e registi del teatro italiano, con il leggendario spettacolo Kohlhaas, che andrà in scena sabato 26 marzo alle 21 sul nostro palco, in via Madonna del Terraglio 10.

Kohlhaas è un capolavoro dell’arte del racconto orale, tratto dall’omonimo romanzo di Heinrich Wilhelm von Kleist e adattato per il teatro da Marco Baliani e Remo Rostagno.

La storia, realmente accaduta nella Germania del XVI secolo, è quella di un allevatore di cavalli, Michael Kohlhaas, il quale subisce un sopruso: il barone von Tronka gli sottrae ingiustamente due bei morelli e fa bastonare il suo servo. La puntura che Kohlhaas avverte nel cuore a poco a poco, e man mano che si renderà conto che non avrà giustizia, si apre in fessura e poi in squarcio e poi in voragine. E Kohlhaas cade nell’abisso di chi cercando giustizia da sé diviene ingiusto.

A raccontare questa storia senza tempo, una scenografia minimale e la magia di un attore straordinario. Marco Baliani riesce infatti a rappresentarla con la maestria di decine di attori, mentre, con i suoi abiti semplici, si trasforma in tutto ciò che narra e par di vederlo divenire altro da sé.
Immediato è il rimando al Mistero buffo di Dario Fo, che diede il via al teatro di narrazione negli anni Settanta, di cui Kohlhaas è uno degli esempi contemporanei più riusciti.

Un monologo eterno che a trent’anni dal debutto gira ancora i palcoscenici di tutta Italia (e non solo) e continua ad emozionare.

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BIGLIETTI

I biglietti, al costo di 12 € intero e 10 € ridotto (under 30 e over 70), sono in vendita online da questa pagina oppure il giorno dello spettacolo direttamente in teatro a partire dalle 20.

I biglietti ridotti speciali al costo di 8 € sono riservati alle convenzioni e agli iscritti dei nostri corsi di teatro.

 

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Descrizione

Scrive Marco Baliani a proposito di Kohlhaas:

“La storia di Kohlhaas è un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500, scritto da Heinrich von Kleist in pagine memorabili.

Nel mio racconto orale è come se avessi aggiunto allo scheletro osseo riconoscibile della struttura del racconto di Kleist, nervi muscoli e pelle che provengono non più dall’autore originario ma dalla mia esperienza, teatrale e narrativa, dal mio mondo di visioni e di poetica.

Così ad esempio tutta la metafora sul cerchio del cuore paragonato al cerchio del recinto dei cavalli, che torna più volte nella narrazione, come luogo simbolico di un senso della giustizia umanissimo e concreto, è una mia invenzione, nel senso etimologico del termine, qualcosa che ho trovato a forza di cercare una mia adesione al racconto di Kleist.

Così via via il testo originale si è come andato perdendo e ne nasceva un altro, un work in progress alla prova di spettatori sempre diversi, anno dopo anno, in spazi teatrali e non, secondo un procedimento di crescita che ai miei occhi appare come qualcosa di organico, come mi si formasse tra le mani un organismo vivente sempre più ricco e differenziato.

Accade nell’arte del racconto orale che per cercare personaggi interiori occorra compiere lunghi percorsi, passare attraverso storie di altre storie, sentirsi stranieri in questo mondo dopo aver tanto peregrinato, fino a trovare quel punto incandescente capace di generare a sua volta nell’ascoltatore un mondo di visioni, non necessariamente coincidenti con le mie.

L’arte sta nel non nominare troppo, nel cogliere il cuore di un’esperienza con pochi tratti lasciando molto in ombra, molto ancora da compiersi.

Kohlhaas è la storia di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, genera una spirale di violenze sempre più incontrollabili, ma sempre in nome di un ideale di giustizia naturale e terrena, fino a che il conflitto generatore dell’intera vicenda, cos’è la giustizia e fino a che punto in nome della giustizia si può diventare giustizieri, non si risolve tragicamente lasciando intorno alla figura del protagonista una ambigua aura di possibile eroe del suo tempo.

Le domande morali che la vicenda solleva e lascia sospese, mi sembrarono, quando comincia ad affrontare l’impresa memorabile del racconto, un modo per parlare degli anni ’70, per parlare di quei conflitti in cui venne a trovarsi la mia generazione, quella del ’68, quando in nome di un superiore ideale di giustizia sociale si arrivò a insanguinare piazze e città.

In fondo, a voler rivedere all’indietro il mio percorso artistico, senza Kohlhaas non sarei arrivato a raccontare Corpo di Stato, racconto teatrale andato in onda in diretta televisiva la notte del 9 maggio, vent’anni dopo la morte di Moro, a poter ritrovare i medesimi conflitti, riuscendo questa volta a parlarne dall’interno, come soggetto coinvolto nei fatti narrati.

Un tema antico dunque, tragico nella tradizione e nella forma, che continua a catturarmi, perché il narratore non può che narrare ciò che epicamente lo coinvolge nell’intera sua persona, a me succede così: non potrei raccontare qualsiasi cosa.”

 

Informazioni aggiuntive

tipo biglietto

intero, ridotto (under 30- over 70), ridotto speciale

Dettagli dell'evento

Data: Marzo 26, 2022

Ora di inizio: 21:00

Orario di fine: 22:00

Luogo: Teatro Fucina Culturale Machiavelli, via Madonna del Terraglio 10, Verona

Telefono: 045 5544712

Email: biglietteria@fucinaculturalemachiavelli.com