Descrizione
Lo spettacolo
Concept
“Ogni immaginario collettivo buono, è un immaginario collettivo morto” Rebecca Buiaforte, Semiautomatica
“Non innamoratevi del potere” Michel Foucault, Prefazione a L’Anti-Edipo
Surrealismo Capitalista è un precipitato teatrale di puro ritmo comico, che mette in scena un compendio di derive della società odierna. Nel corso dell’ultimo mezzo secolo abbiamo assistito all’affermarsi di un modello socioeconomico che tende a concepire ogni esistenza in termini monetari e a fare piazza pulita degli immaginari collettivi e delle alternative sociali, sostituendosi ad entrambi.
Ne consegue un senso di frustrazione diffuso e un senso dell’umorismo poco diffuso: la nostra missione è ribaltare questo paradigma. Roland Barthes, caricando il suo fucile, diceva: “Se gli immaginari collettivi non stanno al passo, dovremo farli stare al passo con la forza. Ogni immaginario collettivo buono, è un immaginario collettivo morto”. Questa frase, che in realtà abbiamo scritto noi, è il mantra del nostro spettacolo e del nostro metodo.
Utilizzando il Capitale come correlativo oggettivo di una condizione umana sempre più superficiale e rarefatta, viene in particolare preso in esame l’innestarsi di meccaniche neoliberiste in ambiti idealmente refrattari al culto del profitto, in particolare cultura, assistenza, relazione e realizzazione di sé.
Rassegna stampa minima
“Surrealismo Capitalista è un capolavoro di ironia intelligente e straniante che vira con sagacia sottile e scientifica dal grottesco all’assurdo, al paradosso, sbattendo torrenzialmente in faccia al pubblico, con modalità verbali, semantiche e sintattiche schizoidi, le aberrazioni e l’insanabile malattia del contemporaneo. (Pietro Corvi, Libertà, 2022)”
“Baladam gioca con il linguaggio nel tentativo di scardinare la nostra cieca fede nel Capitale indotta dalla comunicazione […] prendendosela con il lavoro precario, con l’aumento di stipendio come unica prospettiva e con tutta una serie di citazioni mainstream che giocano con la cultura pop degli ultimi trent’anni, passando da Perry Mason a L’attimo fuggente con Robin Williams.” (Sipario, 2022)
Motivazione della giuria del Premio Scenario 2021
Una scena spoglia, presidiata da due attori e un’attrice che interrogano la contemporaneità in un dialogo frontale con il pubblico, simulando situazioni tipo della normale disumanizzazione e monetizzazione dei rapporti sociali. Una sorta di vademecum offerto in modo apparentemente scanzonato a chi potrebbe “soffrire di capitalismo” senza esserne consapevole, con la complicità della comunicazione pubblica imperante. Un disegno drammaturgico che procede per quadri e usa l’arma dell’umorismo per depotenziare la pervasività dei modelli socio-economici capaci di condizionare le nostre vite.
Surrealismo Capitalista usa un impianto antirecitativo in grado di infrangere i canoni del teatro drammatico per sviluppare quadri che si succedono vorticosamente autogenerandosi per suggestioni e slittamenti semantici, aprendosi contemporaneamente ai tempi morti della sospensione e dell’interrogazione.
Crediti
ricerca, drammatugia e regia Antonio “Tony” Baladam
con Camilla Violante Scheller, Giacomo Tamburini, Antonio “Tony” Baladam
Segnalazione Speciale Premio Scenario 2021










