Obiettivi
Il seminario ha lo scopo di fornire gli strumenti teorici, analitici e pratici per comprendere la natura della forma drammatica, la sua origine, il suo sviluppo, la sua crisi e la sua evoluzione in modelli di testualità contemporanei che si distanziano dal canone classico della rappresentazione, per includere aspetti lirici, poetici e narrativi.
La forma drammatica classica si serve dei principi di coerenza logica teorizzati da Aristotele per rappresentare davanti allo spettatore un microcosmo chiuso che fa le veci della realtà. A partire dalla “crisi del dramma” definita da Peter Szondi la forma epica si pone invece come obiettivo il presentare allo spettatore la realtà materiale che sempre si cela dietro la finzione. Oggi, il teatro definito da Hans-Thies Lehmann post-drammatico gioca spesso con la con-fusione dei due modelli, arrivando a proporre forme ibride di teatralità.
Il laboratorio consta di una parte teorica, una parte analitica e una parte pratica. La prima sarà dedicata all’analisi dell’evoluzione della forma drammatica nella tradizione occidentale. Si comincerà da un’introduzione alla Poetica, identificando le conseguenze che il pensiero aristotelico ha avuto fino alla modernità. In seguito intenderemo il teatro epico di Brecht non solo come alternativa al dramma aristotelico, ma anche come strumento di critica ai concetti hegeliani di “dialettica” e “storia”. Per concludere con una riflessione sul ruolo del testo nel teatro contemporaneo, in riferimento allo studio sul teatro postdrammatico di Lehmann.
La parte analitica invece si prefigge di studiare differenti strutture drammaturgiche, mettendo l’accento sulle forme post-drammatiche degli ultimi anni. I testi saranno lo spunto per proporre esercizi di scrittura mirati, che costituiranno la parte pratica del corso. Parallelamente saranno proposti spezzoni video di spettacoli.